Disarmoniando

Due note, se suonate come si deve, stanno bene anche da sole. Ma quando si incontrano, e si comincia a sentire un barlume di armonia…ah ! Quella si che è musica !

 

 

 

 

 

Disarmoniando

Quello che ci spetta è una lunga strada vuota
Da fare in moto,in due, a 180 su una ruota;
Per me e per te che siamo personaggi di fumetti,
io il maghetto impertinente, e tu la fata.

Quello che ci spetta è l’universo in una stanza
E non tornare indietro sempre al punto di partenza;
avere quantomeno l’ illusione dell’amore
e non sentirsi sempre mai abbastanza.

Sarà che spesso due non si riescono a vedere
perchè han sbagliato il posto o hanno la vista arrugginita;
tu che trovi amore anche nel fondo di un bicchiere,
io che per amarti non farei alcuna fatica.

Quello che ci spetta è un posto dentro a un letto
che nessuno ce lo tolga perchè è nostro di diritto;
un angolo di cielo sopra un mare di terra dura
che si sgretola di fronte al tuo cospetto.

Per noi, poveri illusi, ma ricchi di riso e pianto;
per noi che abbiamo poco ma abbiamo dato tanto;
sempre in equilibrio sulla vita a 180
che è bello lasciar le lagrime asciugarsi al vento.

Sarà che spesso due non si riescono a vedere
perchè han sbagliato il posto o hanno la vista arrugginita;
tu che trovi amore anche nel fondo di un bicchiere,
io che per amarti non farei alcuna fatica.

Rimani stanotte con me.
Non parlo, non chiedo. Rimani.
Mi prenderò cura di te, stanotte e anche domani.

Quello che ci spetta noi due lo sappiamo bene,
è una lunga ballata d’amore fatta di suoni e parole lontane;
disarmoniando tutto si trova l’essenziale
e si scopre che stare soli è più bello se si fa insieme.

Sarà che forse i due, d’improvviso, una mattina
pulendosi gli occhiali vedon l’ anima gemella;
così il maghetto è li, che aspetta la fatina
per dirle “Amore mio, come sei bella !”

Così il maghetto è li, che aspetta la fatina
Per dirle “Amore mio, come sei bella !”

(M. Fischietti)