Sesso di gruppo per i cantanti del futuro

Ieri ho visto un video dove un ragazzo suonava una chitarra acustica che aveva un congegno fighissimo sulla cassa, attorno al buco, con cui poteva pilotare diversi suoni MIDI e suonare la batteria direttamente percuotendo i bottoni virtuali di cui era pieno questo congegno. Una specie di batteria elettronica sopra la chitarra. Mi ha fatto pensare.

Ho pensato che, da quando è nato YouTube, il livello dei cantanti si è alzato tecnicamente (forse soltanto perchè finalmente possiamo vedere gente che prima era e rimaneva sconosciuta), ma si è drasticamente abbassato musicalmente. La maggior parte dei nuovi cantanti di oggi sa cantare soltanto da solo con una base. E questo perchè ha “imparato a cantare” sui video e sui karaoke di YouTube. Quando però li metti in una situazione di band, dove devono suonare con gli altri, loro continuano a cantare come se fossero da soli. E’ come fare sesso di gruppo standosene seduto su una sedia a trastullarsi da solo, mentre gli altri si divertono insieme. Non è così divertente…

Le nuove tecnologie permetteranno sempre di più di avere cantanti che sembrano tecnicamente perfetti, intonati (già oggi l’autotune si usa non più soltanto per fare dischi, ma anche live per correggere in tempo reale gli errori di intonazione), che potranno con le varie pedaliere suonare in un locale da soli facendo tutto loro (basso, batteria, cori, synth, percussioni), e questo permetterà loro di vendersi più facilmente essendo l’ unico costo per il locale (che forse la smetterà di ricattare il musicista chiedendogli di portare tante persone altrimenti non suona), ma rimanendo freddi musicalmente, non coltivando il “sesso di gruppo per cantanti”. Questo produrrà – anzi ha già prodotto – non più artisti, ma esecutori di musica se non uguali, tutti molto simili.

Cosa succederà ? Succederà che i nuovi produttori seguiranno la moda del momento, e verranno promossi sempre più cantanti solisti – anzi più “soli” che solisti – ma le cui carriere dureranno sempre meno, mentre invece i vecchi produttori old-fashioned continueranno, come è successo ad una mia allieva che per il suo disco ha recentemente collaborato con Maartin Allcock dei Jethro Tull, bassista di Cat Stevens, a produrre alla vecchia maniera, esaltando l’ interplay che si crea tra le singole persone.

I cantanti la cui carriera è durata più a lungo sono tutte persone che minimo suonano uno strumento bene (in genere il piano). Questo li fa cantare come musicisti, non come cantanti. Sting, Stevie, Aretha, ma anche Roby Facchinetti, Claudio Baglioni, Lucio Dalla, sono tutte persone che hanno in comune una cosa : sono nate prima di YouTube e hanno imparato a fare sesso se non di gruppo, almeno in due, non autoerotismo. Ecco perchè sono così creativi e le loro sono carriere 20,30 e 40ennali. Cantare con una base su YouTube è come fare sesso con una bambola gonfiabile : è sempre uguale, è la morte della creatività, dell’ immaginazione.

Insomma, per chi decide di fare il cantante professionista, il mio consiglio per ora è questo : impari a suonare più strumenti (solo usare la voce non basta), impari la canzone dal solo file audio (anni fa si imparava addirittura dallo spartito, questo sconosciuto…), senza guardare il video. Una volta che sapete cantare la melodia suonandola contemporaneamente al pianoforte, imparate gli accordi e suonatela piano e voce, o al massimo chitarra e voce. Solo quando sarete in grado di suonare e cantare la canzone dall’ inizio alla fine, guardate il video. Non fatevi distrarre, questa è l’ epoca delle distrazioni di massa, fatevi furbi !

E mi permetto di dirvelo perchè credo di avere l’età giusta per farlo, e ho a che fare con abbastanza cantanti giovani per potervi dire che se volete davvero fare una carriera come si deve, lunga e duratura, è meglio che impariate a suonare uno strumento armonico, e suonarlo bene, non plin plin plin, vi aiuterà a creare al vostra personalità, il vostro stile unico, che, come diceva Miles (che molti di voi che leggono non sanno manco chi cazzo sia…appunto…), “la musica è come la vita : è tutta una questione di stile”.

Ecco perchè Stevie Wonder è ancora il più bravo di tutti : nella sfiga di non vederci, ha potuto concentrarsi solo su quello che, alla fine, conta davvero, la musica, senza distrazioni inutili. Credo che un artista come lui, per questo e altri motivi di carattere più “commerciale”, di cui magari un giorno parleremo, farà fatica a rinascere. Almeno nei prossimi 100 anni.

Godiamocelo finchè è ancora vivo.